Giro d’Italia 2020, Paolo Slongo: “Nibali vuole vincere, non ci accontentiamo di tappa e podio. Non facile, ma non impossibile”
“Con un’azione buona, fatta bene, il Giro d’Italia 2020 si può capovolgere. Vincenzo ha voglia di farlo, non si accontenta. Una tappa e il podio, no, non firmeremmo. Vincenzo vuole vincere il Giro. E abbiamo ancora le possibilità per farcela. Non è facile, ma non è impossibile”. È Paolo Slongo, storico allenatore di Vincenzo Nibali, a ribadire le intenzioni e la voglia di dare battaglia dello Squalo dello Stretto. Se al momento la situazione appare tutt’altro che rosea visto il suo distacco da Joao Almeida (Deceuninck-QuickStep), nel clan del siciliano – e non solo – ricordano bene quanto successo nel 2016, quando Nibali ribaltò la classifica per conquistare il suo secondo titolo, partendo da un ritardo di 4’43” da Steven Kruijswijk. “Il distacco è simile, gli avversari volavano allora e Vincenzo aveva avuto un vistoso calo di prestazioni”, spiega coach Slongo a Repubblica.
Una differenza importante è tuttavia lo stesso tecnico della Trek – Segafredo a sottolinearla “Qui però le cose sono un po’ diverse […] Vincenzo va forte per le sue possibilità, la salita di Piancavallo l’ha fatta più velocemente che al Giro 2017. Ma non basta, con questi avversari. Per ora loro vanno più forte, c’è poco da dire”.
In un #Giro103 sinora dominano dai giovani emergenti, resta tuttavia una speranza. Siamo infatti ormai nella terza settimana, dove l’esperienza di Nibali e la sua predisposizione ad emergere con il passare dei giorni può fare la differenza, come già successo in passato. “Il Giro non lo vince chi fa cose mirabolanti per un po’, ma chi è costante e non cala alla distanza – conferma Slongo – L’abbiamo visto molte volte in passato, i crolli verticali ci sono sempre stati, e soprattutto negli ultimi anni”.
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